Costituita da pochi mesi la Comunità Ellenica di Taranto “MARIA CALLAS”. Per una comunità di greci, la città di Taranto, antica capitale della Magna Grecia, costituisce un luogo ideale perché luogo che ha dato storicamente i natali a tanti intellettuali ed artisti dell’epoca ellenistica. La neonata comunità è un organo istituzionale ufficiale per i greci della diaspora ed ha come obiettivo la promozione della cultura, dell’arte e della musica greca, con lo scopo di consolidare, rinvigorire ed ampliare gli antichissimi legami tra il popolo greco e quello italiano. Il primo evento celebrativo, nell’ambito delle iniziative di promozione e diffusione della cultura greca nella provincia tarantina, si terrà il prossimo 15 dicembre, alle ore 18.30, a Palazzo Galeota. L’iniziativa riceve il Patrocinio del Consolato Onorario di Grecia di Brindisi e si svolge in collaborazione con l’Università Telematica Pegaso di Taranto. L’argomento trattato nel Forum Culturale sarà dedicato al pittore conosciuto come “El Greco”, proprio in concomitanza con la commemorazione dei 400 anni dalla scomparsa di Dominikos Theotokopoukos (Candia 1541-Toledo 1614), detto El Greco e definito “IL PITTORE DI DIO”.
Note biografiche
Dominikos Theotokopoukos nacque a Candia (Creta), un’isola che all’epoca faceva parte della Repubblica di Venezia ed era il centro di un importante movimento pittorico post-bizantino, chiamato Scuola cretese. E’ proprio lì che Dominikos si formò artisticamente. All’età di 26 anni (1567) si trasferì a Venezia, dove frequentò le famose botteghe di Tiziano, Bassano, Tintoretto e Veronese. Nel 1570, si recò anche a Roma dove aprì una bottega e dipinse una serie di opere. Durante il soggiorno in Italia, El Greco modificò il suo stile in modo sostanziale, arricchendolo con elementi tratti dal manierismo e dal Rinascimento veneziano, ispirati soprattutto al Tintoretto nelle linee sinuose e allungate, nel senso del movimento e nella drammaticità dell’illuminazione, e al tardo Tiziano nell’uso del colore. Nel 1577 si trasferì a Toledo, in Spagna, dove visse e lavorò fino al giorno della morte.
“La genialità de El Greco sta nell’essere riuscito a fondere due culture contrapposte: quella greca ortodossa e quella rinascimentale cattolica romana”.
E’ la storia epica di un greco, un artista indomabile che affronta con coraggio e dignità l’establishment della sua epoca e la Santa Inquisizione alla ricerca perenne della libertà e dell’ amore, un maestro che in tutta la sua vita ha lottato contro la barbarie e l’ignoranza. Un “prodromo” dell’arte moderna la cui coscienza creativa ed il suo temperamento rivoluzionario ispirano fino ai nostri giorni i Maestri di tutto il Mondo. Un contemporaneo di Rembrandt ma diacronico, così moderno e vicino a noi.