Un vero e proprio consiglio comunale rovente, quello che ieri pomeriggio si è tenuto a Montemesola, con convocazione urgente, per discutere circa l’interpellanza consiliare mossa dai consiglieri all’opposizione Marangi, Scialpi e Romanazzo, circa l’esclusione del comune di Montemesola dal progetto per la fibra ottica o banda ultra veloce; e per l’approvazione del piano di risanamento pluriennale, riportato in consiglio comunale a causa di alcune modifiche subite in ottemperanza ad un’istruttoria pervenuta agli uffici comunali da parte del Ministero dell’Interno, e motivo per il quale la maggioranza, a detta dell’assessore Massafra “non tenuta a presentare il piano in consiglio”, ha voluto informare lo stesso i suoi consiglieri.
Durante la seduta consiliare, in merito al primo punto, il consigliere di minoranza Maurizio Romanazzo, nel corso del suo intervento, ha proposto alla maggioranza i provvedimenti da adottare per replicare l’esclusione del comune dal progetto banda ultra veloce, suggerendo alla stessa contatti con uffici regionali per accedere ad alcuni fondi.
Terminata la discussione sul primo punto, si passa all’approvazione del piano di riequilibrio finanziario, redatto ex novo in seguito ad alcune indicazioni dettate dal Ministero dell’Interno, che ha chiesto all’amministrazione di basarsi sul consuntivo 2014. La modifica del piano, come spiega l’assessore Massafra, pare essere a vantaggio dell’amministrazione che si ritrova a “fare i conti”, con cifre decisamente più basse, ma comunque importanti.
La storia non convince ancora una volta le minoranze consiliari, che eccetto il consigliere Valentini, votano contro il provvedimento. Pare che ciò che accomuni i voti contrari, non sia un “inciucio”, ma la superficialità (a loro detta), con la quale l’amministrazione ha redatto e presentato il piano di risanamento, che lo ripetiamo, impegnerà l’ente per 10 lunghi anni, con enormi sacrifici mirati al risparmio e ai tagli, per cercare di sanare la disastrosa situazione che impera sulle casse comunali, e alla quale gli amministratori hanno cercato di dare un’alternativa che non sia quella del dissesto. Il lungo intervento del consigliere di minoranza Maurizio Romanazzo, ha ancora una volta ribadito la sua contrarietà, evidenziando il fatto che a suo dire, anche il nuovo piano di risanamento, conserva gli stessi difetti e insinua gli stessi dubbi del precedente.
Anche il consigliere Marangi, il protagonista di questa storia e che ci ha rilasciato un’intervista, ha espresso la sua contrarietà all’approvazione del piano, motivata dalle seguenti affermazioni, tratte dal suo intervento e che riportiamo integralmente:
“Egregi consiglieri, devo purtroppo rilevare che, il mandato amministrativo di questa giunta si sta concludendo esattamente come era iniziato: in maniera superficiale oltre che confusionale. All’inizio questo atteggiamento lo si giustificava in nome della tanto invocata inesperienza, ma strada facendo la amara constatazione è stata quella di rilevare che questo modo di fare corrisponde esattamente ad un chiaro disegno pretestuoso e spregevole delle leggi e regolamenti che disciplinano la partecipazione democratica all’attività amministrativa.
Le ovvie deduzioni che emergono da questo modo di fare sono sostanzialmente:
- arroganza e disprezzo per l’opposizione che in tutti questi anni è stata solo mortificata. Ogni rilievo o proposta fatta dalla minoranza, è stato sempre respinto con compiacimento da parte di chi, invece, avrebbe dovuto tenerne conto visto i risultati a cui siamo arrivati oggi;
- superficialità nella trattazione dei problemi dell’Ente che, oggi, appunto si trova in quest’aula a discutere, in tutta fretta, di problemi che soffocheranno la vita del paese per molti anni a venire;
- inosservanza delle leggi e dei regolamenti che disciplinano la vita democratica della Pubblica Amministrazione, sottraendo la programmazione della vita dell’Ente al Consiglio Comunale che è l’unico organo competente a potersi esprimere su argomenti che possono impegnare la vita futura del paese. E qui è successo che con semplici delibere di Giunta si sono affidati contratti per la durata di 20 anni con l’aggravante che neanche negli atti, a supporto di tali scelte, vi fosse chiarezza di come venivano contrattualizzati i rapporti negli anni a venire. in qualche caso di impegno ventennale, sembra manchi ancora il contratto di affidamento.
Oggi con la stessa metodologia, chiedete al Consiglio Comunale di esprimersi su una materia la cui gravità, nel corso degli anni, più volta, è stata segnalata dalla minoranza. La considerazione mostrata nei nostri confronti è stata sempre la stessa: derisione e noncuranza… mi auguro che lo stesso trattamento non venga riservato al Ministero dell’Interno nelle persone dei suoi funzionari. Il Consiglio Comunale è stato convocato appena 24 ore fa, forse anche fuori termine rispetto alla tempistica richiesta dal Ministero. La nota è stata inviata al comune il 03/03/2015, i consiglieri di minoranza non ne sono stati informati se non ieri 02/04/2015 alle ore 14.10. Ciò che mi dispiace (ma onestamente ho la coscienza a posto per averlo sempre detto), è che il Ministero, tecnicamente, ha rilevato una serie di anomalie che più volta, sicuramente meno tecnicamente, le avevo fatto notare, inascoltato, in Consiglio Comunale. Per questa ragione, mi sono rivolto con il consigliere Romanazzo, alla Corte dei Conti. Entrare nel merito mi sembra perciò superfluo; la Corte dei Conti valuterà. Per quanto esposto non posso che dichiarare il mio voto contrario”.
Quanto di cui sopra, è l’intervento del consigliere di minoranza Franco Marangi, che abbiamo riportato integralmente. Lo facciamo poiché, stando a quanto lo stesso ci ha dichiarato in un’intervista audio (che potrete ascoltare in allegato all’articolo), gli sarebbe stato impedito dal Presidente del Consiglio Comunale, durante la seduta, di leggere il suo intervento, poiché ritenuto offensivo nei confronti del consiglio intero, e tra l’altro fuori tema con l’oggetto in discussione. Sempre secondo il racconto del Marangi, lo stesso, nonostante privato della funzionalità del microfono, avrebbe a voce alta, continuato nella lettura per arrogarsi il suo diritto in qualità di consigliere, di dire la sua durante una pubblica seduta. “E’ stata scritta una bruttissima pagina nella storia della vita amministrativa di Montemesola”, ha dichiarato Marangi, rammaricato e sconcertato per quanto avvenuto.
“Il sindaco Punzi, durante il suo ultimo comizio, ha usato spesso la parola dignità – continua – evidentemente non ne conosce il significato, altrimenti avrebbe placato il presidente nel mentre mi zittiva e non avrebbe utilizzato l’appellativo ‘cazzate’, mentre un altro consigliere leggeva il suo intervento”.
Dure le critiche del Marangi, che oramai di veleni in questa campagna elettorale, ne vede e come. “Dignità vuol dire prima di tutto, avere rispetto per la persona”.
Ancora, Marangi, sul tema di presunti “inciuci” tra i partiti all’opposizione, che secondo quanto il sindaco Punzi disse in comizio, avrebbero tentato un’alleanza per estrometterlo, replica che se l’attuale amministrazione ha un merito, è quello di aver messo insieme le opposizioni, ma non per contrapporsi alla persona, ma per, a dire del Marangi, fare chiarezza su atti avviati dalla maggioranza, che non hanno mai convinto i consiglieri all’opposizione.
Altra dura affermazione, motivo per il quale alleghiamo l’audio al seguente articolo, è quella di presunte intimidazioni da parte di alcuni appartenenti a determinate liste, rivolte a candidati di liste avversarie, per convincere gli stessi a non continuare la corsa, scoraggiandoli. Lo stesso Marangi (come potrete ascoltare dall’audio), è quasi incredulo, e si munisce volutamente di condizionali di fronte questa cosa, e si augura che non sia davvero così, altrimenti sarebbe questa l’ennesima pagina nera della storia politica montemesolina. Lo stesso Marangi ancora, dice di ricordare solo un caso simile in tutta la storia politica di Montemesola. Ovviamente noi non diamo nulla per scontato, ma ci limitiamo a riportare, per dovere di cronaca, quanto ci è stato riferito, e siamo pronti a riportare negli stessi spazi, eventuali repliche o smentite.
“Nel caso in cui ciò fosse vero – spiega Marangi – ciò che mi sento di dire a questi candidati, è di continuare il proprio lavoro a schiena dritta, con più entusiasmo di prima, nel raggiungimento del proprio obiettivo”.
La corsa al Comune, si fa alquanto bollente.
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