Anche per quest’anno il Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti, annuncia l’organizzazione del concerto del primo maggio, che nelle passate due edizioni ha registrato numeri enormi in termini di partecipazione. Come ogni anno, anche quest’anno il concerto, l’evento in se, sarà il pretesto per avere i riflettori puntati su Taranto, e per esprimere le richieste della città. Non sono state fornite informazioni dettagliate in merito all’evento ancora in fase di organizzazione, ma come ci tiene a sottolineare il comitato, la notizia importante è che ci sarà. Oltre questo, i Liberi e pensanti, riunitisi questa mattina in una conferenza stampa, hanno annunciato un possibile cambio di location per il concerto. A differenza degli scorsi anni, in cui si è tenuto presso il parco archeologico delle mura greche, quest’anno si era pensato di tenere il concerto nel borgo, precisamente nella zona portuale. A tal proposito sono iniziate le comunicazioni con l’Autorità Portuale, la quale a dire dei membri del comitato, avrebbe al momento espresso un ‘no’, per via di alcune prescrizioni, che gli stessi liberi e pensanti ritengono giustificabili. L’organizzazione dell’evento, sempre autofinanziato, costerà al comitato immensi sacrifici, e l’idea di tenerlo nella zona portuale nasce dal fatto che i riflettori che il concerto porta sulla città, possano “illuminare” anche il porto, da molti conosciuto solo come TCT, ma in realtà il porto è quello che va dal 1° al 4° sporgente. Come dicevamo, il comitato afferma che c’è stata una grande disponibilità nelle comunicazioni, ma una serie di prescrizioni al momento nascondono un diniego. Il comitato lancia un appello affinché in questa città ognuno si assuma delle responsabilità, e affinché le situazioni non siano affrontate con due pesi e due misure, perché sempre a loro detta, se il problema risiede nella sicurezza, il comitato è pronto a risolvere insieme la situazione. “Perché a noi devono dire di no, e poi affianco ci sono aree sottoposte a sequestro con facoltà d’uso, e ancora, una gru crollata l’11 dicembre e che sta affondando?”.
Ancora, “Accettiamo quello che ci avete detto, ma cerchiamo di ripristinare la legalità al porto. L’ilva non rispetta le prescrizioni nè ambientali nè di sicurezza. E queste cose non le diciamo noi, ma la magistratura”.
Il comitato pensa che sia un porto silenzioso, un porto morto. Ecco perché l’idea di tenere proprio lì il concertone, proprio per portare Taranto e il suo porto al centro dell’attenzione nazionale, come volano per l’economia tarantina, e strumento per sviluppare altre economie. “A Taranto questa cosa non è mai successa, ma ha concesso ad altra gente di portare capitali fuori. Durante il concerto del 1° maggio diremo anche queste cose”.
Nelle prossime settimane sarà pronto il documento politico che caratterizzerà il concerto. Lo scorso anno riguardava la situazione occupazionale, e ci fu un incontro dibattito con Maurizio Landini. Le notizie dunque, sono ben poche a riguardo, ma il concerto si farà e se non sarà al porto sarà altrove. Un concerto non del comitato, ma della città intera.