Gli operatori ecologici hanno ripulito la Barcaccia, tornata a splendere al centro di Piazza di Spagna, lì dove l’aveva voluta nel 1627 papa Urbano VIII Barberini. Restituita ai cittadini e ai turisti, il monumento era stato restaurato lo scorso settembre dopo un anno di restauri costati circa 200mila euro e pagati con il contributo dei privati. Dopo il passaggio di oggi pomeriggio dei tifosi del Feyenoord, il capolavoro del ‘600 di Pietro Bernini, era ridotto ad una pattumiera.
Fonte: Rai News.it
Storia della Fontana
La realizzazione, nel 1610, del nuovo acquedotto dell’Acqua Paola non aveva fatto passare in secondo piano i due costruiti qualche anno prima (l’Acqua Vergine nel 1570 e l’Acqua Felice nel 1587), e la possibilità di erigere altre fontane sulle loro diramazioni che intanto venivano costruite per una distribuzione idrica più capillare sull’intera città.
In effetti già nel 1570 un documento della Congregazione sopra le fonti aveva individuato “il loco del acquedotto sotto la Trinità” come sito per la costruzione di una fontana alimentata dal nuovo acquedotto dell’Acqua Vergine, ma la bassa pressione aveva costretto a rinunciare al progetto, e al posto della fontana fu costruita, come riserva idrica, una cisterna, oggi scomparsa, di cui rimane traccia nella toponomastica locale (vicolo del Bottino, oltre alla più nota via dei Condotti).
Ormai rinforzato l’acquedotto, nel 1627 papa Urbano VIII incaricò Pietro Bernini, che già lavorava all’ampliamento dell’acquedotto stesso, di realizzare una fontana nella piazza sottostante la chiesa della Trinità dei Monti che allora, in mancanza della scalinata, sorgeva sul bordo di una scarpata. L’opera fu completata nel 1629, e il Bernini fu aiutato anche dal figlio Gian Lorenzo, che probabilmente la completò alla morte del padre.
Era la prima volta che una fontana veniva concepita interamente come un’opera scultorea, allontanandosi dai canoni della classica vasca dalle forme geometriche.
Secondo una versione popolare molto accreditata, la sua particolare forma potrebbe essere stata ispirata dalla presenza sulla piazza di una barca in secca, portata fin lì dalla piena del Tevere del 1598 (nel cui ricordo il papa potrebbe aver commissionato l’opera), ma si è anche avanzata l’ipotesi che quel luogo fosse anticamente utilizzato come piccola naumachia. In entrambi i casi il nome “barcaccia” richiama una vecchia imbarcazione prossima all’affondamento. Più verosimilmente, era chiamata “barcaccia” quel tipo di imbarcazione che, nell’ antica Roma, veniva usata per il trasporto fluviale di botti di vino, e che, molto simile all’opera berniniana, aveva appunto le fiancate particolarmente basse per facilitare l’imbarco e lo sbarco delle botti stesse.
Fonte: Wikipedia