Si è svolto nella sala Lacaita, al piano terra del palazzo della Provincia di Taranto, con la partecipazione di un nutrito pubblico attento, nonostante fosse un sabato pomeriggio, l’incontro Tessuto industriale a Taranto tra accordo ILVA e Aerospazio.
L’incontro promosso da PiattaformaFuturo Puglia ha offerto importanti spunti di riflessione sul futuro industriale a Taranto, facendo tesoro degli errori della gestione della politica industriale fino ad ora adottata.
Le conseguenze sull’economia tarantina, il rispetto degli accordi nell’acquisto della più grande azienda siderurgica europea da parte di ArcelorMittal, l’impatto socio economico di tutto ciò, sono stati al centro dell’incontro. Ciro Marseglia, responsabile comunicazione Puglia di EPI, ha illustrato la volontà di portare intorno al tavolo i soggetti attori del mondo produttivo, politico e sindacale a confrontarsi per un futuro economico tarantino strutturale. Mimmo Mazza, capo redattore de La Gazzetta del Mezzogiorno di Taranto, ha coordinato i lavori e con le sue puntuali domande provocato un utile e produttivo confronto. Ylenia Lucaselli, Onorevole di FdI, ha evidenziato come quella che poteva essere una grande risorsa per il sud, l’industria siderurgica, è poi diventata l’ennesima chimera per il nostro territorio, che non può più ripetersi. Francesca Franzoso, consigliere regionale Puglia di FI, ha evidenziato come la mancanza di coinvolgimento del tessuto culturale, Università, nelle scelte produttive ha in realtà impoverito il territorio. Pertanto alla base di ogni scelta futura, accordo ArcelorMittal, aerospazio non si può prescindere da uno scambio continuo tra tessuto industriale e culturale. Luigi de Filippis, Ordine degli Ingegneri di Taranto, ha rimarcato come la scelta formativa sia alla base di uno sviluppo serio ed integrato del territorio industriale. L’Ordine tarantino è sempre più attivo con una azione formativa e di confronto con gli attori presenti sul territorio. Antonio Castellucci, segretario provinciale TA-BR Cisl, ha rimarcato l’azione svolta dal sindacato per portare a conclusione l’accordo con arcelorMittal, per la salvaguardia occupazionale, ma anche con gli stringenti impegni di salvaguardia ambientale. Ciro Intermite, architetto, ha tracciato un breve percorso che vede si la realtà industriale come importante componente del tessuto Jonico, ma evidenziando come non si debba trascurare l’industria delle risorse paesagistiche, da interpretarsi non come vincoli ma risorse, portando ad esempio il parco delle gravine ed il proposto parco del mare. Stefano Parisi, segretario nazionale di EPI, Ha concluso i lavori, evidenziando come il meridione non può più vivere di assistenza, cosa che questo governo continua a fare, non avendo previsto nella nuova finanziaria nessuna misura di sviluppo per il sud. Il sud andrebbe considerato come una grande ZES con incentivi di lungo periodo. Senza un riscatto economico del meridione la Nazione non potrà ripartire appieno. Accordo con ArcelorMittal, Aerospazio non possono essere la soluzione, senza una strutturale politica che faciliti gli investimenti.
Taranto, 11 novembre 2018
Ciro Marseglia
Responsabile comunicazione Puglia