«Il Sindaco di Riace non è in esilio, ma sottoposto a misura cautelare nell’ambito di un procedimento penale nel quale risulta indagato. Chiedo al Sindaco di Calimera: manifesta stima e propone ospitalità a tutti coloro che sono sottoposti a misure cautelari o indagati per gravi reati? E’ così che il Sindaco rispetta il lavoro della magistratura e promuove la legalità?».
Non usa mezzi termini il segretario regionale della Lega, Andrea Caroppo, nel commentare la notizia della manifestazione di ospitalità avanzata al Sindaco di Riace dal Sindaco di Calimera (LE), comune della Provincia di Lecce.
«Il procedimento che coinvolge Lucano è lo sviluppo, sul piano giudiziario, di accertamenti partiti quando al Ministero dell’Interno c’era il PD Minniti e sulla scorta anche di anomalie rilevate dall’Anci due anni fa. Lo scenario descritto dagli inquirenti rivela l’organizzazione di finti matrimoni al fine di procurare falsi titoli di soggiorno, innumerevoli condotte di falsi di pubblici ufficiali e la scelta arbitraria delle persone da inserire nel sistema dell’accoglienza. In altre parole il Sindaco di Calimera vuole ospitare Lucano per copiarlo nella pratica di far sposare anziani del paese con giovani migranti cui le Commissioni asilo non hanno riconosciuto il diritto alla protezione? E’ questo il suo modello di integrazione? Cominci a cercarsi un buon avvocato allora.
Nel frattempo – conclude Caroppo -, anziché queste pietose uscite di promozione dell’illegalità, si occupi anche dei problemi dei calimeresi».