n materia di assistenza psichiatrica Sinistra Italiana/ Liberi E Uguali condivide le preoccupazioni degli Ordini Professionali degli Infermieri delle province di Brindisi, Foggia, Lecce e Taranto circa le problematiche legate alla gestione delle strutture psichiatriche. A tal proposito, il 19 marzo scorso infatti, abbiamo altresì presentato un’interrogazione urgente al Consiglio regionale della Puglia, chiedendo i tempi di adeguamento alla normativa nazionale, con le opportune modifiche.
I regolamenti regionali in materia, il 7/2002 ed il 3/2005, risultano completamente superati già con il regolamento della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome prot. n.13/054/CR7A/C7 del 13/06/2013, che si allineano a quanto previsto dal Ministero della Salute già nel 2009, circa gli standard qualificanti i servizi di riabilitazione psichiatrica e le normative istituitive dei profili professionali dell’educatore professionale, del tecnico della riabilitazione psichiatrica e dell’infermiere professionale.
Già nel 2009 il Ministero stabiliva, tra gli standard qualificanti gli esercizi di assistenza psichiatrica, la presenza indispensabile di personale infermieristico per le diverse tipologie di strutture psichiatriche residenziali e semiresidenziali, poichè, per esempio, la presenza di livelli di autonomia scarsa dei pazienti smentisce la teoria della auto-somministrazione della terapia farmacologica in dette strutture.
Il regolamento 7 del 2002 dunque evidenzia una reale inadeguatezza ai bisogni degli assistiti, generata soprattutto dalla commistione di ruoli fatta tra infermieri, educatori professionali, tecnici della riabilitazione psichiatrica, assistenti sociali. Di fatto occorre adeguare urgentemente le strutture psichiatriche, tenendo conto della specificità delle singole professioni socio-sanitarie, per garantire la giusta assistenza professionale ai pazienti delle strutture pugliesi, e nello stesso tempo tutelare il personale socio-sanitario dall’eventuale esercizio abusivo della professione.
Mino Borraccino