Niente da osservare da Roma sulla legge regionale pugliese del gennaio 2018 per Taranto. Il presidente del Consiglio regionale Mario Loizzo rende noto che il Governo nazionale ha deliberato di non impugnare la n. 2/2018, approvata a maggioranza dal Consiglio regionale pugliese e recante indirizzi per lo sviluppo, la sostenibilità ambientale e la coesione economica e sociale del territorio di Taranto.
Le norme prevedono, tra l’altro, la semplificazione delle procedure autorizzative ambientali per le attività economiche non inquinanti, l’incremento della produzione energetica da fonti rinnovabili, misure di rigenerazione urbana e tutela delle risorse urbane e del paesaggio. Di rilievo i contenuti per fronteggiare l’emergenza salute nel territorio della città ionica, potenziando l’offerta integrata dei servizi, consentendo al Comune di Taranto di derogare al patto di stabilità interno e alla sanità di superare i limiti occupazionali negli ospedali. La Giunta ragionale predisporrà il piano strategico “Taranto futuro prossimo”.
Nella stessa seduta, il Consiglio dei ministri ha deliberato la non impugnativa anche per la legge regionale n.1 (Interventi per la valorizzazione dei rituali festivi legati al fuoco). Nelle settimane precedenti, era già intervenuto il disco verde da Palazzo Chigi ad altre quattordici leggi pugliesi del 2017.
L’impugnativa è stata disposta per due: la n. 60/2017 “clownterapia” (l’istituzione di una figura professionale non prevista lederebbe la competenza statale in materia di professioni) e la n. 53/2017 (in tema di riorganizzazione delle strutture socio-sanitarie per l’assistenza residenziale di non autosufficienti). Per quest’ultima sono già previste modifiche in linea con le osservazioni del Ministero della sanità e per correggere alcune criticità riscontrate ina fase di prima applicazione.