E’ stato individuato in un ventitreenne della provincia, ad un mese esatto dai fatti, l’autore dell’attentato avvenuto la sera del 23 gennaio scorso in danno del laboratorio di cornici ubicato in pieno centro cittadino, in questa via Mazzarella 33, che tanto clamore aveva destato. In particolare gli immediati e tempestivi riscontri posti in essere dagli investigatori subito dopo il fatto, coordinati dall’Autorità giudiziaria, avevano consentito di apprendere alcuni importanti elementi, sia in merito alla dinamica del fatto, sia in merito al numero degli autori.
La sera del 23 gennaio u.s. si era verificata una grossa esplosione che aveva interessato l’esterno dell’esercizio commerciale indicato in premessa, danneggiando la saracinesca e la vetrata dello stesso. I solleciti e certosini approfondimenti investigativi posti in essere consentivano di ottenere importanti indizi su un gruppo di soggetti, sui quali, d’intesa con l’A.G. procedente, P.M. Dr.ssa Carmen RUGGERO, venivano avviati una serie di riscontri, anche in virtù degli esiti di alcuni dati tecnici in possesso agli investigatori.
L’analisi delle immagini di un sistema di videosorveglianza presente in zona, lo sviluppo dei dati telefonici sul traffico di cella, nonché le attività di riscontro operate sul territorio consentivano di ottenere alcune certezze investigative, pienamente accolte dall’A.G procedente, secondo le quali, il gesto, compiuto da un solo soggetto, era certamente riconducibile a dissidi di natura privata intercorsi tra l’autore ed il proprietario del negozio e non certamente a moventi estorsivi.
Effettivamente l’autore del reato, negli uffici della Squadra Mobile, posto innanzi alle evidenze investigative accennate, vistosi ormai smascherato, rendeva ampia confessione circa la sua responsabilità nel gesto, addebitandolo a contrasti emersi in materia di viabilità con la vittima, con la quale non aveva nessun tipo di rapporto pregresso, così come preventivamente accertato dalle indagini.
L’autore del gesto, considerato il suo atteggiamento collaborativo, è stato denunciato in stato di libertà per il danneggiamento aggravato e per il possesso dell’ordigno.