Gli agenti della Squadra Mobile e della Polizia Stradale di Taranto, hanno denunciato in stato di libertà sei persone ritenute responsabili di attività di gestione di rifiuti non autorizzata.
Nei giorni scorsi i poliziotti hanno ricevuto una segnalazione circa alcune operazioni di pressatura di carcasse di auto all’interno di una masseria nelle campagne di Palagiano.
Effettuato un sopralluogo nella zona indicata, i poliziotti hanno individuato un’azienda agricola all’interno della quale era stato installato un complesso compattatore di materiale ferroso, impegnato nella pressatura di numerose carcasse di autovetture accatastate nell’area.
Sul posto, i poliziotti hanno fermato un uomo che era ai comandi del compattatore, il proprietario del fondo agricolo, nonché i conducenti di altri due mezzi adibiti a soccorso stradale, i quali, dipendenti di una ditta di autodemolizione sita sulla SS7 Appia, erano intenti a trasportare ulteriori carcasse di autovetture da destinare al compattamento.
I successivi controlli hanno permesso di accertare che l’attività era in essere da alcuni giorni ed erano già state compattate una ventina di carcasse di auto. Il tutto in assenza delle prescrizioni necessarie per scongiurare l’eventuale dispersione di inquinanti, ed in violazione quindi della normativa vigente in materia ambientale.
Il terreno agricolo si presentava infatti cosparso di frammenti di vetro e parti di veicoli, nonché intriso di liquidi verosimilmente derivanti dalle operazioni di pressatura.
Per tale ragione gli agenti hanno immediatamente posto sotto sequestro i rottami ferrosi stoccati all’interno dell’area agricola, tutti riconducibili ad una ditta con sede a Massafra.
Anche il compattatore costituito da un trattore stradale e da un semirimorchio sul quale era installata l’attrezzatura speciale per la compattazione dei rottami ferrosi, la benna caricatrice e l’area interessata di circa 200 metri quadrati sono state sequestrate.