La storia di Statte in un periodo particolarmente difficile, quello dell’immediato secondo dopoguerra, raccontata attraverso le vicende di una famiglia del popolo, circostanze e vicissitudini personali che si intrecciano con gli avvenimenti che in quegli anni hanno segnato la storia di questa comunità.
È il film “Acquasèle”, scritto e diretto da Adeo Ostillio, una produzione autofinanziata della GAO Film, un autentico colossal le cui preparazione e riprese sono durate oltre tre anni.
Dopo la premiere, tenutasi a luglio in una affollatissima serata nella Biopiazza di Statte, ora la pellicola viene proiettata negli istituti scolastici di Statte, un riconoscimento al valore culturale e didattico di questo film che mostra un affresco della storia stattese prima, durante e dopo il secondo conflitto mondiale.
L’iniziativa assume una particolare importanza in quanto nel film hanno recitato anche bambini e giovani alunni della scuole, selezionati in passato con casting tenutisi presso l’Istituto comprensivo “Leonardo da Vinci” e presso l’I.T.I.S. “Amaldi”.
Ad ogni proiezione saranno presenti il regista Adeo Ostillio, che introdurrà con un suo intervento esplicativo, e numerosi attori del film.
Si inizia domani (mercoledì 6 dicembre) presso il plesso “Leonardo Da Vinci” dell’Istituto scolastico “Giovanni XIII”, in via Bainsizza a Statte, dove nell’auditorium sono programmate, dalle ore 16.30 alle ore 18.30, quattro proiezioni pomeridiane: 6, 13 e 20 dicembre e 10 gennaio.
Alle proiezioni sono stati invitati, per precisa volontà della dirigente scolastica Patrizia Nesi, anche i familiari e i docenti in modo che possano condividere questo importante momento di appartenenza identitaria alla comunità stattese.
La proiezione di “Acquasèle” si terrà anche, nelle mattinate di giovedì 21 e venerdì 22 dicembre, dalle ore 9.00 alle ore 11.00, presso la Sala Convegni dell’I.T.I.S. “Amaldi” di Statte
Anche in questo caso, in considerazione dell’importanza, per la comunità stattese di questo film, la collaboratrice del dirigente scolastico, Professoressa Laura Pavone, di concerto con il Comune di Statte ha deciso di invitare gli alunni, le loro famiglie e il personale scolastico tutto.
Nella produzione di “Acquasèle” sono state coinvolte, a vario titolo, circa 180 persone tra attori protagonisti, caratteristi, comparse, nonché tecnici e macchinisti.
Nel film hanno recitato attori non professionisti, cittadini alla loro prima esperienza cinematografica, tra l’altro gran parte dei dialoghi sono rigorosamente in vernacolo “stattarule”. Gli attori, inoltre, hanno indossato in gran parte autentici vestiti dell’epoca.
“Acquasèle”
Il film “Acquasèle” rappresenta un grande atto di amore verso la comunità “stattarole” (così si chiamano gli stattesi nel loro dialetto) di Adeo Ostillio, un medico che in passato si è dedicato con successo alla politica, è stato anche consigliere provinciale, ma che da diversi anni coltiva la passione della cinematografia.
Dopo alcune esperienze, soprattutto con docufilm sulla storia locale, con la sua GAO Film Adeo Ostillio si è cimentato nella realizzazione di questa pellicola, della durata di 91 minuti, di cui ha curato con competenza e professionalità tutti gli aspetti della produzione: dalla ricerca storica e documentale alla sceneggiatura, dall’allestimento scenico al casting, dalla regia al montaggio finale.
Il film “Acquasèle” rappresenta un grande affresco della vita di Statte tra il 1945 e il 1947, con alcuni flash-back in periodi precedenti; il tutto visto attraverso la vita quotidiana di una classica famiglia popolana dell’epoca, vicende che si intrecciano con quelle di altre famiglie e di personaggi famosi dell’epoca, nonché con importanti avvenimenti storici.
Il film si basa principalmente sulla rigorosa ricostruzione di tradizioni e fatti realmente accaduti, “documentati” da Adeo Ostillio mediante interviste agli anziani del paese, alcuni “lucidamente ultranovantenni”, nonché attraverso un meticoloso lavoro di ricerca in biblioteche, archivi ed emeroteche.
Grande attenzione è stata riposta nella fedele ricostruzione storica sia delle scene di vita comune, con usanze e oggetti oggi dimenticati, come il macinino o le lampade a petrolio, sia negli esterni “girati” a Statte, tra l’altro sono stati rappresentati avvenimenti storici, come la cerimonia di accensione del primo lampione della pubblica illuminazione nel 1931 o il bombardamento del 1940.
Parimenti sono stati oggetto di uno studio approfondito i costumi d’epoca indossati dagli attori, come la fedele ricostruzione di usanze e tradizioni andate perdute.
Impreziosisce il film una colonna sonora originale composta a più mani da Francesco Arces, Luigi Petraroli ed Emanuele De Vittorio; la registrazione delle musiche, effettuata presso il “Criptaliae Recording Studio” di Grottaglie, ha visto impegnati Mimmo Fornaro, Bruno Galeone, Carmine Fanigliulo, Emanuele De Vittorio, Tonino Palmisano, Francesco Arces e Ignazio Caleandro.
“Acquasèle” è il pane bagnato con pomodoro e sale, l’alimento povero che, in quel periodo di grande fame, spesso rappresentava la principale forma di sostentamento per molte famiglie del popolo.
Lo scopo ultimo di “Acquasèle” è quello di lasciare alle generazioni future una testimonianza sulle tradizioni e sulla storia della comunità stattese, che altrimenti sarebbero andate perse, sviluppando quel senso di appartenenza che rappresenta il vero collante di una comunità.
Taranto, lì 5 dicembre 2017