Il sindaco: «attiva convenzione con la Croce Azzurra di Taranto h24»
Quella del randagismo è purtroppo una piaga molto diffusa in molti comuni, non ultimo in quello di Montemesola, dove gruppi di cani sembrano aver colonizzato punti specifici del paese: si pensi ad esempio all’area della zona industriale, oppure la zona del Palazzetto dello sport.
Molto spesso la presenza di questi branchi si è rivelata pericolosa, essendoci tra i cani esemplari molto aggressivi.
Come è risaputo la responsabilità sui randagi compete al primo cittadino.
Ultimamente sono state tantissime le segnalazioni di cani abbandonati, vaganti o feriti, con la preghiera da parte di alcuni animalisti, di predisporre un intervento mirato alla loro cura. Preghiera molte delle volte rivolta proprio al sindaco.
A Montemesola non esistono associazioni che si occupano di recupero e cura di animali randagi, ma è doveroso sottolineare, che molti cittadini, di frequente e completamente a loro spese, si occupano di cani e gatti fornendo loro cure e cibo.
Nel piccolo comune, di recente e negli anni, soprattutto nelle strade periferiche, sono state rinvenute carcasse di animali investiti, alcune rimosse dalla strada anche molti giorni dopo la segnalazione.
In questi casi non sappiamo di chi sia la colpa, né vogliamo colpevolizzare alcuno, ma è doveroso far sapere che molti cani e gatti (anche di proprietà) sono stati trovati morti in circostanze strane: non investiti, ma avvelenati.
Talvolta l’incuria o semplicemente una mentalità piuttosto anziana ed impaziente, portano ad adottare soluzioni poco civili e soprattutto poco umane. Azzardiamo in questa considerazione poiché non si è trattato di un caso isolato, ma meno di un anno fa, circa tre cani e un paio di gatti sono stati trovati morti in strada con schiuma alla bocca a distanza di pochi giorni l’uno dall’altro. Chiarissimo ed evidente segnale di avvelenamento.
Dunque il problema del randagismo a Montemesola è sempre esistito e qualcuno cerca di farvi fronte in maniera errata: spargendo del cibo qua e là, oppure avvelenando.
Recente è la segnalazione di un cane nei pressi del palazzetto dello sport, bisognoso di cure, e tante sono state sul social, le richieste rivolte al sindaco il quale a sua volta ha risposto. «In questi giorni qualcuno ha sollevato il problema relativo a un cane randagio che ha bisogno di cure avvistato nei pressi del palazzetto dello sport – dice il sindaco Punzi attraverso la sua pagina Facebook – Il comune di Montemesola ha, da molti anni, una convenzione (così come previsto per legge) con la Croce azzurra di Taranto che ci consente di ricoverare cani e gatti che necessitano di un pronto intervento (h24) a seguito, anche, di segnalazioni provenienti dai cittadini – e prosegue – Questa convenzione è attiva su tutto il territorio dell’Unione dei Comuni Montedoro. Ci tengo a precisare, però, che, chi ama gli animali non lascia il cibo cotto buttato e sparso su tutta l’area del palazzetto dello sport, non lascia contenitori sporchi di cibo cotto, non lascia carne e ossa crude e soprattutto, senza il solito tono polemico, segnala eventuali situazioni di pericolo o di intervento su cani o gatti gravemente ammalati o pericolosi – conclude il sindaco – Dobbiamo avere cure dei cani randagi ma anche rispetto per l’ambiente. Un ultimo appello ai possessori di cani: munitevi di busta per la raccolta delle deiezioni canine (feci). Abbiamo installato su tutto il territorio i contenitori per le deiezioni canine e le relative buste. Usatele».
Dunque, in caso di avvistamento di un animale vagante, ferito, abbandonato o di una carcassa, la segnalazione andrebbe inviata al comando di Polizia Municipale, il quale in teoria, dovrebbe attivare gli enti convenzionati preposti, in questo caso la Croce Azzurra di Taranto. Questo per una serie di motivi:
innanzitutto per questioni di sicurezza stradale, poi per decoro e infine, perché no, per senso di umanità.