“La decisione di chiudere ospedali di provincia, privando di fatto il sistema sanitario ionico di posti letto sta determinando all’interno dell’ospedale SS. Annunziata una situazione al limite del collasso e non degna della seconda città della Puglia”.
Gianni Liviano, consigliere regionale tarantino, è profondamente dispiaciuto e preoccupato per le difficoltà che, a causa della carenza dei posti letto, il nosocomio tarantino ha ad accogliere in maniera dignitosa molti pazienti.
“Alcuni medici del SS. Annunziata – aggiunge il consigliere Liviano – mi segnalano come il problema della mancanza di posti letto stia affliggendo il nosocomio paralizzandone l’attività. Se è vero che alcuni ospedali andavano chiusi è anche vero che, a fronte di perdita di posti letto, sarebbe stato il caso di ampliare la ricettività di quelli rimasti aperti. All’interno del SS. Annunziata – prosegue Liviano – ci sono tanti pazienti attualmente sistemati sulle barelle che possono considerarsi dei fortunati se si pensa che altri sono appoggiati, se così possiamo dire, in altri reparti rispetto a quelli in cui dovrebbero essere ricoverati. Situazione che peggiora quando non si riesce a trovare un posto letto in giornata, differendo il paziente al giorno successivo, quando va bene, ai ragazzi extracomunitari sbarcati nell’hub di Taranto e affetti, come mi spiegano alcuni medici, da malattie alcune delle quali difficilmente diagnosticabili. Non sempre si riesce ad assicurare il posto letto soprattutto durante il fine settimana quando la struttura ospedaliera di via Bruno è al massimo della capienza”.
Insomma, una situazione “che non può continuare ad essere tollerata oltre”, sottolinea Liviano, tanto piu’ “in una realtà costretta quotidianamente a fare i conti con la salute dei tarantini costantemente sotto minaccia. E’ giunto il momento di dire basta, di adoperarsi perchè si aumenti la dotazione di posti letto al SS. Annunziata anche perchè – conclude Liviano – non possiamo aspettare la realizzazione del nuovo ospedale facendo, nel frattempo, incancrenire i problemi. Per cui l’auspicio è che, come ci si è adoperati con abnegazione affinchè Taranto potesse dotarsi di un Polo oncologico, lo stessa accada per restituire quella dignità negata a quei pazienti che, invece di un posto letto, devono accontentarsi di una barella in mezzo ad un corridoio tra il via vai della gente”.